domenica 13 settembre 2009

08. I Moderni (1492 - 1815)

L’Umanesimo, la Riforma, il Capitalismo, l’Industrializzazione e l’Alfabetizzazione di massa muovono in direzione del declino del potere assoluto e dell’affermazione dello spirito democratico e delle idee di nazione, di repubblica, di costituzione, di cittadino, di parlamento, di partito e di rappresentanza. Ora si tende a valutare ogni individuo per quello che realmente è, per quello che sa e per quello che sa fare, si rifiutano differenze sociali per nascita e si parla di pari opportunità, nella consapevolezza che il valore di un individuo dipenda anche dalla sua formazione culturale. Si comincia a parlare di meritocrazia, di competenza, di fraternità, di uguaglianza, di libertà. Acquista importanza l’istruzione e ci si preoccupa della formazione dell’individuo e dell’educazione del cittadino, che è finalizzata ad un impegno responsabile professionale e sociale.
Sono le condizioni ideali per l’attuazione di un sistema politico basato sulla democrazia diretta, sul cosmopolitismo e sull’individualismo, e invece, i vecchi schemi ebraico-cristiani, che rimangono forti, favoriscono la costituzione dello stato nazionale e della cosiddetta democrazia rappresentativa.

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